Nella quarta intervista della serie "Dialoghi su fede e salute mentale", il pastore e psicoterapeuta Mauro Adragna affronta il caso di Laura, madre preoccupata per sua figlia adolescente. La ragazza, intelligente e sensibile, presenta sintomi di ADHD, disturbo ossessivo-compulsivo e tic, e nonostante due anni di psicoterapia, la madre non vede miglioramenti significativi. Laura, donna di fede, soffre perché la figlia, cresciuta in famiglia cristiana, ha preso le distanze dalla religione.Il dottor Adragna spiega che è normale per gli adolescenti allontanarsi temporaneamente dalla fede durante la fase di crescita in cui rimettono in discussione tutto. Questa "terra di mezzo" è parte necessaria del processo di maturazione spirituale, in cui i giovani prendono coscienza del proprio essere umani e dell'incapacità di meritare la salvezza. Solo attraverso questa esperienza potranno eventualmente fare una scelta consapevole di fede.Riguardo ai disturbi della ragazza, il pastore sottolinea che le problematiche psichiche non sono collegate all'intelligenza ma alla sfera emotiva. Per il disturbo ossessivo-compulsivo e l'ADHD, consiglia un approccio integrato: supporto psicologico, tecniche di respirazione, organizzazione del tempo e persino la preghiera come strumento di gestione dello stress.Il messaggio centrale è che i genitori non possono determinare le scelte dei figli ma solo essere esempio e supporto. All'adolescente, Adragna ricorda che queste condizioni non definiscono chi è veramente, che non è colpa sua, e che può vivere una vita piena nonostante le sfide. L'invito finale è di "ricordarsi di Dio nei giorni della giovinezza" per trovare guarigione profonda attraverso un'esperienza di rinascita spirituale.