I errori dobbiamo scrivere. I combattimenti dobbiamo vincere. Il futuro dobbiamo assicurare insieme per la nostra nazione. Questo è ciò che c'è davanti a noi. Questo determina ciò che c'è dopo per tutti noi. Siamo i marini.
Siamo stati fatti per questo.
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Penso che nel 2025 siamo tutti d'accordo, abbiamo stoganato il fatto che la forza è nella vulnerabilità, nella fragilità.
Senza il contatto con ciò che di noi ha bisogno di essere accarezzato, protetto, cullato, coccolato, facendo finta che il nostro bambino non esista, non c'è la vera forza, c'è solo il voltarsi dall'altra parte, il mettere la polvere sotto il tappeto, sotto al letto e poi insomma...
C'è un andare avanti con una mentalità che è limitante perché guardi solo dritto e non attorno, non è una visuale a 360 gradi che tutto questo va in contrasto un po' all'uomo di qualche tempo fa che non può piangere mai, che non può farsi vedere mai debole e poi in verità dentro di sé soffre e via dicendo.
quindi praticamente siamo tutti d'accordo ormai siamo tutti quanti consapevoli del fatto che piangere è una cosa importante anche una cosa da uomini non solo da femminucce e stronzate varie e anche il fatto che comunque a volte avere le palle vuol dire proprio ammettere i propri limiti
perché voglio fare questo episodio parlando proprio dell'importanza del pianto quando necessario ci sono varie modalità c'è il pianto di rabbia c'è il pianto di disperazione c'è il pianto manipolatorio c'è gente che piange a comando c'è ci sono varie modalità e varie circostanze però mi mi rompe sempre i coglioni quando eh
ci sono quelle persone magari ignoranti che tendono ancora hanno quella mentalità del tipo no no io non piango io non posso piangere io non posso mostrarmi debole io qua io là insomma come se la fragilità forse fosse qualcosa di cui vergognarsi e spesso che succede che
Quando ci si trova magari in circostanze in gruppi di persone che comunque seguono delle vie che non sono aggiornate che non sono...
quelle del mettersi in discussione perché il vero problema di chi ha un problema col pianto è quello del mettersi poi in discussione perché sembra che chissà che cosa può succedere se le certezze dovessero crollare è così bello dire vabbè avevo sbagliato, avevo torto, ho fallito
Per me il fallito non è la persona che riconosce di aver fallito, il fallito è la persona che scredita tutti quanti per risultati che lui avrebbe voluto raggiungere e che non è riuscito a raggiungere. Oppure vedevo l'intervista di M2 di Emischilla e gli hanno chiesto se per caso questa situazione complessa delle...
legata alla curva eccetera l'avesse scosso e magari si fosse fatto un pianto al riguardo anche perché comunque giornalisti fuori casa e lui dice no assolutamente non per queste cose l'ultima volta che ho pianto non che ci sia qualcosa di male però l'ultima volta che ho pianto è stato un video di una bambina poverina che magari inceva da mangiare a mezza guerra queste cose
ok io capisco nel senso Enschede è un duro per esempio per carità è vissuto in quella mentalità in cui piangere è sbagliato ora io mi ricordo tantissimi anni fa c'era un compraoro qui vicino io ero un ragazzino mi stavo rivendendo tutto l'oro che avevo in casa quel poco che avevo che avevano la mia famiglia roba di comunioni cresime io mi sono rivenduto tutto
Quindi andavo lì abbastanza frequentemente in quel mese e lui mi disse questo signore che sarà fatto la galera e io ho detto ah e come è andata? Benissimo, facevo palestra, facevo il mio, non ho versato una lacrima, ho fatto ah e com'è? Eh perché, perché, perché facevo le truffe, cioè che fai poi piangi, cioè fai la truffa poi piangi, no, fai la truffa ti beccano, vengono e ti stai zitto a testa alta, che devi fare?
Ora, quindi di conseguenza chiedere ad un artista hai pianto per questa cosa? No, beh che fasi, è proprio una mentalità di quell'ambiente, d'onore diciamo, cioè io mi posso permettere di piangere per un film che mi tocca, posso permettermi di commuovermi davanti a una bambina in guerra,
posso piangere per cose che riguardano altri ma non posso piangere per le mie scelte perché piangere vorrebbe dire una fragilità che vuol dire che non sono uomo
Ora io su questo sono anche relativamente d'accordo nel senso che non sul discorso di piangere in generale ma in relazione al fatto che fai delle scelte, hai fatto una cazzata, hai fatto delle stonzate, sapevi cosa stavi facendo perché se poi le cose vanno bene ridi, allora lasciamo perdere mischia non c'entra niente però se io decido di fare...
una rapina da 50 100 200 mila euro se va bene rido questo faccio il gradasso in giro spesso l'inquente che fa il gradasso e poi però se va male piango eh no poverino mi devo andare in galera cioè quello è il discorso quindi in relazione a quello io lo capisco
però non c'è niente di male anzi deve essere proprio pesante per una persona che magari vive una detenzione in un momento di smarrimento e non poter piangere perché in quel posto non è consentito da determinate regole perché Giustane se ti mostri fragile in un carcere so cazzi però proprio io che adesso sto lavorando nelle comunità e io dico cazzo no
cioè non sarebbe un grande esempio se tra tanti ragazzi tossicodipendenti barra detenuti qualcuno avesse il coraggio di piangere di un pianto sincero autentico siamo esseri umani fondamentalmente non piangere e ammutolire quello che abbiamo dentro quel bambino utilizzare la rabbia soffocare tutto con sentimenti come il rancore come la vendetta
per dimostrare che siamo duri per dimostrare a noi stessi che siamo uomini non è da uomini piangere è da uomini quando piangere è una cosa giusta o una cosa che senti dentro è importante e se io piango dentro il muro di casa è chiaro che poi non è che devo andare a piangere in giro però non nascondo il mio dolore la mia tristezza non mi va di mettere una maschera non mi vergogno a mostrarmi fragile
perché in questo è la mia forza così io la penso che dovrebbe essere poi lasciate perdere cosa posso fare io nella vita privata però insomma un bel episodio sul pianto mi è venuto in mente perché mi sono visto un film l'imprevedibile viaggio di Henry Fry una cosa del genere e alcune scene mi hanno fatto commuovere e piangere quindi un attimo ho detto oddio quanto tempo è che
che poi a volte uno sembra che piangere sia una cosa mostruosa perché uno cerca sempre di evitarlo no? poi lo fai e dici che bello che è bello che mi sono liberato e ci sono anche pianti che ricordiamo piante di dolore vissuti che leghiamo a certe esperienze insomma ognuno ha il suo pianto nel cuore però ragazzi veramente non non abbiate timore di farlo quando lo sentite perché
la nostra vulnerabilità e la nostra grande forza
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